
Dettagli
Tipo di percorso: Sterrati
Difficoltà: MC/MC+
Dislivello: 900 mt. circa
Lunghezza: 47 A/R
“La Bellezza è la moneta della Natura, non bisogna accumularla ma farla circolare” (John Milton)
Una domenica iniziata presto e bene, grazie ad un’ottima colazione presso il Caffè Canterino di Biella per poi partire verso lo splendido e poco conosciuto vallone di Saint Marcel.Raggiunto l’omonimo paese, si prosegue in auto sino alla località Druges percorrendo una statale sinuosa e panoramica che ad ogni curva ti offre scorci suggestivi sul fondovalle, sulle lontane montagne e sulle deliziose frazioni che si attraversano.Arrivati all’area picnic, finalmente ci si avvia su un ampio sterrato che fin da subito ti immerge in un incantevole ambiente alpino fatto di rigogliosi e fitti boschi di abeti che cedono poi il passo a curate distese di verdi pascoli rallegrati da fiori multicolori.Dopo un facile e pianeggiante inizio, si comincia ad incontrare qualche rampa dalla forte pendenza ma che non crea problemi se affrontata con le mitiche e-bike. Aggiri la zona delle miniere dove sin dall’antichità si svolgeva un’intensa attività legata all’estrazione di ferro, rame e manganese. Oggi non sono più attive ma in parte recuperate e visitabili rappresentano un importante patrimonio storico di archeologia industriale della valle.Lasciata quest’area dai colori rossastri, si arriva al cancello posto all’ingresso della riserva di caccia privata e da qui, tra saliscendi abbastanza ripidi e che in alcuni tratti diventano decisamente impegnativi si continua a pedalare immersi in un ambiente dalla bellezza selvaggia, avvolti nel silenzio interrotto solo dal fragore di una cascata e dal canto del ruscello che spumeggiando attraversa il vallone.Tra lo stupore e la meraviglia si percorrono gli ultimi ripidi chilometri che separano dal piccolo lago del Layet, gioiello incastonato tra i monti che si rispecchiano nelle sue acque limpide e trasparenti appena increspate in superficie da un leggero alito di vento e dal movimento delle trote che dal fondo risalgono per catturare appetitosi (per loro) insetti.Un ultimo strappo e ti ritrovi nell’ampio pianoro di Chaux con la grande casa di caccia che domina la conca: un posto incredibile che in questa limpida giornata senza nubi ti permette di ammirare le vette più belle e maestose delle Alpi: il Monte Bianco, il Cervino e il Monte Rosa.Come sempre e purtroppo arriva il momento del ritorno, questa volta però abbiamo lasciato il fantastico vallone con una solenne promessa: ci rivedremo presto!